progetti

 

Co.Me.Te., in più ambiti, organizza, sviluppa o sostiene iniziative di vario tipo e differenti Progetti, che potete approfondire visualizzando gli argomenti specifici illustrati singolarmente qui di seguito.
Vi attendiamo numerosi!

 

Nati per leggere

L’ambulatorio pediatrico di Co.Me.Te.
per la lettura ad alta voce

Nati per Leggere è un’iniziativa che ha preso avvio nel 1999 dall’azione congiunta dell’Associazione Italiana Bibliotecaria (A.I.B.), dell’Associazione Culturale Pediatri (A.C.P.) e del Centro per la Salute del Bambino (C.S.B.) con l’intento di promuovere la “lettura ad alta voce” rivolta ai bambini già in precocissima età.

Che la lettura sia un elemento fondamentale per lo sviluppo emotivo e intellettivo del bambino è cosa ormai dimostrata da numerosi studi. In particolare, il leggere ad alta voce, con una certa continuità fin dalla più tenera età, ha una positiva influenza sia dal punto di vista relazionale (è una opportunità di relazione tra bambino e genitori) che cognitivo (si sviluppa meglio e più precocemente il linguaggio espressivo e percettivo come anche la capacità di lettura).

Grazie alla sinergia tra la Rete Bibliotecaria Cremonese (Sig. Silvia Camisani), la Biblioteca Mortara di Casalmaggiore (Sig. Santina Maldotti), il Centro Medico Co.Me.Te. (Dott.ssa Antonella Cozzini, Pediatra di Famiglia) e il supporto del Dipartimento A.S.S.I. dell’A.S.L. di Cremona (Dott.ssa Paola Mosa), anche l’ambulatorio pediatrico di Casalmaggiore dall’Aprile 2015 ha avviato ufficialmente il progetto pilota di Nati per Leggere, unico nella provincia di Cremona.

I volontari si alternano ogni lunedì e venerdì pomeriggio nella lettura ad alta voce di libri selezionati nella sala d’attesa della pediatria di Co.Me.Te. dove è stata allestita una vera e propria micro-biblioteca composta da una ventina di libri, che potranno essere incrementati con ulteriori volumi donati dalle famiglie, magari tra quelli non più utilizzati dai propri figli.

 

“Ogni bambino ha il diritto a essere protetto non solo dalla malattia e dalla violenza ma anche dalla mancanza di adeguate occasioni di sviluppo affettivo e cognitivo: questo è il cuore di Nati per Leggere.”

 

Depliant “Nati per Leggere”

 

www.natiperleggere.it

Screening DSA

 

 

 

Foto Screening Difficolta
 

SCREENING DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO

L’IC Diotti in collaborazione con ROTARY CLUB Casalmaggiore – Viadana – Sabbioneta e ROTARY CLUB Casalmaggiore OGLIO PO promuove uno SCREENING PER L’IDENTIFICAZIONE PRECOCE DI DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO rivolto alle scuole dell’infanzia del territorio casalasco.

Il progetto si colloca in un’ottica di prevenzione primaria e secondaria, in quanto mira ad attuare interventi in grado di evitare o ridurre l’insorgenza e lo sviluppo di un evento sfavorevole come difficoltà o disturbi specifici di apprendimento (DSA), attraverso la riduzione dei fattori di rischio (prevenzione primaria) o una diagnosi precoce (prevenzione secondaria) in grado di ottimizzare le opportunità terapeutiche.

Lo screening preventivo sulle difficoltà di apprendimento: un tema importante sostenuto da Co.Me.Te., sempre attenta ai problemi che affliggono le famiglie e le necessità locali.
La cooperativa Co.Me.Te. sensibilizza infatti la collettività nei riguardi di una difficoltà così diffusa, la visibilità sul territorio è coordinata dalla logopedista Dott.ssa Antonietta Tralli, il progetto sarà effettuato da un’équipe di medici e psicologi appartenenti ai Rotary Club e sarà rivolto a tutti i bambini del terzo anno della scuola dell’infanzia.

Co.Me.Te. offre così un prezioso supporto allo scopo di superare le problematiche legate all’apprendimento. Alleviando in tal modo un servizio che l’assistenza sanitaria nazionale non sempre arriva a fornire.

In aggiunta verrà effettuato uno screening audiometrico per l’individuazione precoce dei disturbi dell’udito.

Perché è importante una prevenzione e un’ individuazione precoce delle difficoltà di apprendimento e DSA ?
Secondo recenti indagini epidemiologiche i disturbi dell’apprendimento scolastico riguardano il 5-10% della popolazione in età scolare. In media in ogni classe ci sono uno o due bambini con queste difficoltà. Gli apprendimenti scolastici fin dalle prime classi della scuola primaria richiedono l’integrazione di numerose funzioni cognitive: linguaggio, visuo-percezione e integrazione visuo-motoria, attenzione memoria e controllo esecutivo.

È quindi importante valutare precocemente i processi che costituiscono i prerequisiti delle future acquisizioni degli apprendimenti, in modo da individuare il prima possibile fattori di rischio sui quali intervenire già dalla Scuola dell’Infanzia, per ridurre le problematiche inerenti i disturbi specifici di apprendimento ossia Dislessia (disturbo relativo alla decodifica della lettura), la Disortografia e la Disgrafia (disturbi relativi alla scrittura, negli aspetti linguistici e negli aspetti di tipo motorio-esecutivo) e la Discalculia (difficoltà nel sistema numerico e del calcolo). Tali disturbi rappresentano un fattore di rischio primario per la dispersione scolastica e possono incidere complessivamente sul benessere della persona comportando, quindi, non solo uno svantaggio scolastico, ma anche ripercussioni sullo sviluppo emotivo e sociale del bambino, la perdita dell’autostima e della motivazione a studiare.

Gli studi recenti presenti in letteratura evidenziano come il processo di alfabetizzazione inizi già in epoca prescolare attraverso lo sviluppo delle capacità cognitive e conseguentemente delle conoscenze implicite della lingua scritta.
Il bambino in età prescolare è pertanto un “costruttore“ attivo in grado di ampliare le proprie conoscenze e competenze in relazione alla stimolazione dell’ambiente.
La scuola dell’infanzia rappresenta quindi il luogo privilegiato per osservare il comportamento e le abilità del bambino e cogliere eventuali aree di debolezza relative ai futuri apprendimenti, ma soprattutto costituisce un ambiente fecondo per la progettazione di interventi educativi e didattici funzionali in linea con un approccio neuropsicologico.

Grazie al supporto di Co.Me.Te. si potrà quindi ottenere un importante e concreto aiuto nelle prime fasi difficoltose dell’apprendimento scolastico.

 

 

 

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Counseling Centro di Ascolto

COUNSELING CENTRO DI ASCOLTO: UNA RELAZIONE DI AIUTO

Orari di apertura: venerdì ore 18.00/19.00 – presso Co.Me.Te. Via Don Paolo Antonini, 12 – Casalmaggiore (Cr)

 

Il COUNSELING, è una relazione di aiuto, il cui obiettivo è il miglioramento della qualità di vita del cliente, sostenendo i suoi punti di forza e le sue capacità di autodeterminazione.
Il counselor non offre soluzioni né consigli, non interpreta e non giudica, ma accompagna il cliente attraverso un cammino di sperimentazione, creatività, responsabilità e consapevolezza, alla ricerca di comportamenti più adeguati alla sua situazione.
Il counselor non è uno psicoterapeuta, non fa diagnosi.

 

Il suo lavoro, a differenza di quello dello psicologo e dello psicoterapeuta, si orienta non sulla patologia, sulla malattia, ma sulla parte sana della persona. Fa partire il cliente da quelle che sono le sue risorse interne, aiutandolo a individuarle e ad utilizzarle.
Non cura, ma AIUTA LE PERSONE AD AIUTARSI, SOSTIENE, ACCOMPAGNA, AFFIANCA LA PERSONA DENTRO UNA RELAZIONE AUTENTICA. Counselor e cliente sono su di un piano paritario. Condizione intermedia fra l’assenza di aiuto, che condanna alla solitudine, e la psicoterapia, il counseling riconosce al cliente le potenzialità necessarie per risolvere i propri problemi dopo averne maturato piena consapevolezza.
Ogni persona ha dentro di sé tutte le risposte ai suoi bisogni, ma le ha in parte dimenticate o sono state nascoste, schiacciate da condizionamenti sociali e dai vissuti personali.

 

La figura professionale del counselor è nata negli anni Trenta in America. In Italia oggi è disciplinata dalla Legge 4/2013, con funzioni e ruoli specifici.
Da queste premesse è nato il CENTRO DI ASCOLTO, uno spazio di riflessione, un ambiente protetto, in cui le persone possono confrontarsi con un counselor, essere ascoltate ed eventualmente concordare l’inizio di un percorso, nel quale esplorare difficoltà relative a processi evolutivi, fasi di transizione, stati di crisi e rinforzare capacità di scelta o di cambiamento.
Un percorso in cui affrontare un disagio, un evento traumatico, un lutto, una violenza, una malattia, un difficile momento in famiglia, sul lavoro, nelle relazioni sociali ed affettive, un cambiamento personale o professionale, una decisione importante da prendere, un problema da risolvere o più semplicemente la voglia di stare bene con se stessi e con gli altri.
La persona che si rivolge al counselor non è una persona malata, affetto da una patologia dichiarata, ma è semplicemente un individuo che ha bisogno di non sentirsi solo in alcuni momenti complessi o di transizione della sua vita. Il Counselor si rivolge al singolo, alle famiglie, a gruppi.

 

Inoltre, nel caso se ne riscontri la necessità, si orienta il cliente verso servizi più idonei alla risoluzione del proprio problema.
Sono già stati definiti due PROGETTI, che seguono questa filosofia e riguardano la possibilità di liberarsi da alcune dipendenze: il FUMO ed il GIOCO D’AZZARDO. SONO INDIRIZZATI ANCHE A FAMILIARI ED AMICI che ritengono di avere bisogno di un sostegno nella ricerca di strade e comportamenti adeguati per se stessi e nei confronti delle persone a loro vicine con queste dipendenze.

 

Per saperne di più è sufficiente rivolgersi al Centro di Ascolto di Co.Me.te.: dott. Fausto Maffei, Counselor umanistico gestaltico.